Just as Joe Biden is set to visit the Kingdom of Saudi Arabia, a US district federal judge sprung on him a thorny legal question: do US interests call for granting sovereign immunity to Mohammed Bin Salman over the murder of the Saudi journalist and US resident Jamal Khashoggi?
Non sono stati i dieci giorni che cambieranno il mondo. Ma questa serie di vertici quasi ininterrotti – Unione Europea, G7, Nato – hanno fissato alcuni punti fondamentali e indicato un futuro per l'articolato fronte delle liberal-democrazie. Come sintetizza Ivo Daalder, ex ambasciatore Usa alla Nato, bisognava “istituzionalizzare la cooperazione emersa sulla scia dell'invasione russa dell'Ucraina”.
L’Agenzia per la protezione dell'ambiente (EPA) americana non ha più l’autorità per imporre standard di emissioni vincolanti per tutte le centrali elettriche degli Stati Uniti. Lo ha deciso ieri la Corte Suprema, in una delle molte sentenze “storiche” degli ultimi mesi.
L’EPA potrà ancora regolare alcune delle attività delle centrali, ma in modo molto più limitato di prima.
Diversi indicatori mostrano ormai che Europa e Stati Uniti potrebbero vivere mesi di cali economici. Per ora una possibile recessione non ha ancora fatto capolino nelle statistiche ufficiali delle istituzioni internazionali, ma oramai politici e tecnici ne parlano apertamente. Potrebbe tuttavia essere recessione “dolce”. Ecco perché.
Il conflitto in Ucraina rende inadeguate le ambizioni di autonomia dell'UE in materia di semiconduttori. Per il futuro meglio puntare su più cooperazione con gli USA.
In questo nuovo episodio, Francesco Rocchetti, Segretario Generale dell'ISPI, e Silvia Boccardi parlano di Washington e Capitol Hill e dei commenti di Bolsonaro alla sparizione del reporter inglese in Amazzonia. Infine, con Eleonora Tafuro Ambrosetti, analista dell’Osservatorio Russia, Caucaso e Asia Centrale dell’ISPI, parlano della situazione ucraina, tra stallo militare e grano, e di cosa aspettarsi nel futuro.
"Siamo all'opposizione: non abbiamo il potere, ma abbiamo il diritto di parlare del futuro di Taiwan". Ha esordito così Eric Chu, nell'atteso discorso di qualche giorno fa al Brookings Institute, durante la sua trasferta di 11 giorni negli Stati Uniti.