Dopo il G7 e il Summit Nato, Biden a Bruxelles incontra i vertici europei. Accordo sul caso Boeing-Airbus. Von der Leyen accoglie il presidente americano: “Con gli Usa inizia un nuovo capitolo”.
Dal 20 gennaio 2020 Joe Biden è il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. Il democratico è subentrato a Donald Trump, la cui amministrazione è stata segnata da ben due procedure di impeachment (poi non concretizzatesi) e da una politica estera molto assertiva e diretta. Biden raccoglie infatti molti, delicati dossier: dal Medio Oriente, in cui ha ridimensionato il sostegno ai sauditi; all’Afghanistan, da dove ritirerà incondizionatamente le truppe USA. Infine la Russia di Vladimir Putin, con cui è disposto a dialogare su vari temi, ma riconfermando l’intransigenza verso l’autoritarismo di Mosca, e contro il quale il presidente statunitense cerca di ricompattare gli alleati in Europa. Prima, però, Biden vuole ricucire il tessuto sociale ed economico americano, con piani che prevedono un aumento del ruolo dello stato e uno stimolo finanziario per risollevare il paese che più di tutti ha pagato il prezzo della pandemia in termini di vite umane.
Dopo il G7 e il Summit Nato, Biden a Bruxelles incontra i vertici europei. Accordo sul caso Boeing-Airbus. Von der Leyen accoglie il presidente americano: “Con gli Usa inizia un nuovo capitolo”.
L'amministrazione Biden vuole lanciare un segnale di unità tra le democrazie del mondo (con gli USA a fare da leader del “mondo libero”), ma allo stesso tempo desidera un rapporto più stabile e prevedibile con la Russia per potersi dedicare ad altri temi ritenuti più prioritari, come il rapporto con la Cina o il cambiamento climatico.
Sarà perché non si vedevano di persona da tempo, qualcuno dal G7 di Biarritz 2019, qualcuno proprio non si era mai conosciuto prima. Oppure perché le norme precauzionali anti Covid, distanziamento e quant’altro, rendevano tutto più difficile. Fatto sta che molti sono stati i momenti di imbarazzo e di impaccio reciproco in questo G7 di Cornovaglia. Una Merkel che non risponde allo smodato saluto di Johnson col gomito. Un Macron al contrario così espansivo da cingere per interminabili minuti la spalla di Biden.
Stati Uniti e Europa emergono da un’acuta crisi di fiducia reciproca. “America first” vedeva negli europei dei rivali, specie se uniti nell’Ue. Sentendosi abbandonati, scossi dalla perdita del sostanzioso pezzo britannico, gli europei continentali cominciavano a pensare di dover far da soli. Producendo peraltro più parole che fatti. Intanto il resto del mondo, Cina in testa, non stava fermo; la Russia di Vladimir Putin stringeva la morsa all’interno e non mollava alcun osso – ucraino, siriano, libico – all’esterno.
“America is back” è la promessa che Joe Biden aveva fatto prima ancora di essere del tutto certo della vittoria elettorale, all'inizio di novembre dell'anno scorso; che ha ripetuto quasi quotidianamente nei suoi primi cento giorni di presidenza, e in quelli successivi; la promessa alla quale ora, nel suo primo viaggio oltre l'Atlantico, il presidente deve dare contenuti chiarificatori.
Biden atterra nel Regno Unito per il vertice del G7: sul tavolo pandemia, multilateralismo e contenimento della Cina. Ma la vera sfida è rilanciare la leadership dell’occidente.
President Biden, with a strong foreign policy portfolio and a meager record on domestic policy during his half century-long career as a public servant, seems more eager to capitalize on his art of global diplomacy and reclaim US leadership based on securing American dominance in the Indo-Pacific than putting his own house in order. One is left with the impression that he has been brushing many domestic problems aside in a rush to push and grab the gavel of global leadership, which Trump abandoned.
From inaction to action – that is the message that the 2021 G7 summit seems to be more than willing to get across. And, indeed, things appear to be moving fast: from bolder commitments on climate change to the recent announcement of a global corporate tax, from redoubled promises to help vaccinating the world to foreign policy coordination.
Il presidente USA Joe Biden in Europa per una settimana: parteciperà al summit del G7, al vertice della Nato e quello con l'Ue e a un faccia a faccia con Vladimir Putin.
Ieri la vicepresidente Usa Kamala Harris è arrivata in Guatemala con un messaggio molto chiaro per chi aspira a entrare irregolarmente negli Stati Uniti: “Non venite. Se raggiungete i nostri confini, sarete rimandati indietro”.
I governi dei paesi G7 hanno raggiunto un accordo per una “tassa minima globale”. Dopo quasi un decennio di negoziati che avevano sempre incontrato l’opposizione di Washington, Biden ha accolto le richieste dei governi europei (Francia in testa, Italia e Germania al seguito) che minacciavano di fare da soli.
Adesso il negoziato si sposta al G20, dove si spera di convincere rapidamente gli altri “grandi”: per un accordo di principio si parla già del G20 delle Finanze a Venezia di luglio.