Monta la polemica sui documenti secretati ritrovati in casa (e nel garage) di Biden, il Dipartimento di Giustizia nomina un procuratore speciale.
Dal 20 gennaio 2020 Joe Biden è il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. Il democratico è subentrato a Donald Trump, la cui amministrazione è stata segnata da ben due procedure di impeachment (poi non concretizzatesi) e da una politica estera molto assertiva e diretta. Biden raccoglie infatti molti, delicati dossier: dal Medio Oriente, in cui ha ridimensionato il sostegno ai sauditi; all’Afghanistan, da dove ritirerà incondizionatamente le truppe USA. Infine la Russia di Vladimir Putin, con cui è disposto a dialogare su vari temi, ma riconfermando l’intransigenza verso l’autoritarismo di Mosca, e contro il quale il presidente statunitense cerca di ricompattare gli alleati in Europa. Prima, però, Biden vuole ricucire il tessuto sociale ed economico americano, con piani che prevedono un aumento del ruolo dello stato e uno stimolo finanziario per risollevare il paese che più di tutti ha pagato il prezzo della pandemia in termini di vite umane.
Monta la polemica sui documenti secretati ritrovati in casa (e nel garage) di Biden, il Dipartimento di Giustizia nomina un procuratore speciale.
Volodymyr Zelensky vola a Washington per incontrare Joe Biden e parlare al Congresso Usa. Una visita cruciale per il presidente ucraino, nel suo primo viaggio all’estero dall’inizio del conflitto.
L’anno della guerra. Difficile definire questo 2022 in modo diverso: l’invasione russa dell’Ucraina ha incrinato profondamente l’ordine internazionale, proiettandoci un una nuova fase dalle caratteristiche ancora non chiaramente definite. Molti equilibri sono andati in pezzi: l’Europa ha dovuto rimettere in discussione la sua intera politica energetica, mentre la visita a Taiwan di Nancy Pelosi, speaker della Camera Statunitense, ha messo a repentaglio il fragile equilibrio nello stretto.
Nel primo faccia a faccia Joe Biden e Xi Jinping concordano sulla necessità di “gestire la competizione”. Domani a Bali si apre il G20.
Il presidente Joe Biden parla di “buon giorno per la democrazia” e lascia la porta aperta ad una ricandidatura nel 2024.
Le democrazie del mondo si chiedono perché il sistema americano non possa aggiustare se stesso, era il tema di un articolo del New York Times di alcuni giorni fa. Perché è evidente che qualcosa non funzioni. E che il risultato delle mid-term con la spaccatura fra democratici e repubblicani, ostili fra loro come due nazioni nemiche, non poteva che confermarlo.
Alle elezioni di metà mandato l’onda ‘rossa’ dei Repubblicani non c’è e i democratici tengono meglio del previsto. Gop in vantaggio alla Camera, ma il Senato è in bilico e Trump non ne esce bene.
Oggi le elezioni di midterm negli Stati Uniti: un referendum sulla Casa Bianca a due anni dall’elezione di Joe Biden. In palio c’è il rinnovo di tutta la Camera dei deputati e di un terzo del Senato. Ma qual è la posta in gioco? Cosa succede se vincono i Repubblicani? E Trump pensa di ricandidarsi? Una guida per districarsi attraverso 8 grafiche commentate.
Tutto pronto per le elezioni di metà mandato. Biden e Trump entrambi in Pennsylvania per eventi elettorali e c’è chi parla di ‘prova generale’ per il 2024.
On November 8, Americans will be called to vote for a variety of federal, State, and local offices. The entire House of Representatives, one third of the Senate, and 36 gubernatorial seats will also be on the ballot. The outcome of the 2022 midterm elections won’t just have a major impact on the remaining two years of Joe Biden's presidency.
After four turbulent years in the transatlantic partnership under President Trump, the Biden administration aspired to rebuild trust among its allies. Under the slogan “America is back” President Biden and senior officials not only emphasized their commitment to the transatlantic partnership but also proposed a future-oriented agenda to increase institutional innovation and resilience.
On November 8, Americans will be called to vote for a variety of federal, State, and local offices. Like every two years, the entire House of Representatives and 1/3 of the Senate (34 senators + 1 special vote in Oklahoma) will be up for election. At the State level, 88 of 99 legislative chambers – Nebraska having the only unicameral system – will hold elections, and 36 gubernatorial seats will also be on the ballot (there were only 11 in 2020).