La visita del primo ministro libico Dbeibah oggi a Roma e poi a Parigi è importante. Avviene dopo il reset delle relazioni italo-francesi su Libia, Mediterraneo e Sahel scaturito dal colloquio tra i presidenti Draghi e Macron a margine del Consiglio europeo della scorsa settimana. Sancisce, in qualche modo, l’avvio di una nuova fase: quella della consapevolezza di avere perso entrambi sul fronte libico (noi per eccesso di timidezza, i francesi per aver sbagliato alleato) e dell’impegno comune a contenere ulteriori danni.
La Corte dei Conti europea organizza ogni anno tre sessioni di tirocini per offrire ai giovani l’opportunità di fare esperienza presso i suoi uffici. Ci sono posizioni per tirocini retribuiti (circa 1300 euro al mese) e altri non retribuiti.
Adesso e fino al 30 giugno è possibile fare domanda per tirocini, della durata di 3 o 5 mesi, da svolgere a partire da ottobre 2021
Tra i requisiti per partecipare:
Il quadro congiunturale in Lombardia rivela elementi incoraggianti. I dati a consuntivo della produzione manifatturiera lombarda per i primi tre mesi del 2021 confermano, infatti, l’intonazione positiva che emergeva dagli indicatori di fiducia già a inizio anno e il recupero dell’industria in Lombardia è più veloce rispetto alla media italiana.
Svolta nei rapporti tra Roma e Parigi sulla Libia. In attesa dell’Europa, sui flussi migratori l’Italia punta alla stabilizzazione del Nord Africa e del Sahel.
C’è un vento nuovo tra Roma e Parigi sulla Libia. È quello che emerge dalle parole del premier Mario Draghi che a margine del Consiglio Europeo ha annunciato un “nuovo importante passo” verso la “collaborazione con la Francia in Nord Africa e nella regione del Sahel”.
Con il Global Health Summit, Roma diventa palcoscenico di un ‘multilateralismo della sanità’. Il premier Draghi: “Dobbiamo vaccinare il mondo e farlo in fretta”.
Quei 300 milioni di euro inseriti nell’ultima bozza di Recovery Plan prodotta dal governo italiano e destinati alle infrastrutture idriche del Sud sono solo una piccola parte della mole considerevole di interventi necessari per mettere al sicuro l’approvvigionamento di acqua nel Mezzogiorno d’Italia.
Il prossimo 9 maggio, in coincidenza con la Festa dell’Europa e con l’anniversario della Dichiarazione Schuman, sarà finalmente lanciata la Conferenza sul futuro dell’Europa. Si parte con un anno esatto di ritardo: la Conferenza è stata vittima dello scoppio della pandemia, ma anche di una battaglia interistituzionale che ha visto contrapposti Parlamento europeo e Stati membri sul nome del suo presidente, sui tempi dell’esercizio e sui risultati attesi.
Il 21 aprile scorso, il Parlamento europeo e gli Stati membri hanno raggiunto un accordo per trasformare in obiettivo giuridicamente vincolante l’impegno politico fissato nel Green Deal di ridurre le emissioni climalteranti del 55%entro il 2030 e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Dopo una lunga gestazione, inizia il 9 maggio la Conferenza sul Futuro dell'Europa. Un progetto innovativo, che promuove la partecipazione attiva di tutti i cittadini UE nella definizione delle priorità dell'Europa del futuro.
Anche oggi nella terza ondata dei contagi, i servizi sono il comparto che più continua a patire le limitazioni ai contatti e le chiusure settoriali. L’industria, d’altra parte, mostra nel complesso una buona tenuta grazie alla graduale ripartenza della domanda dai mesi estivi e soprattutto all’accelerazione del commercio internazionale che da novembre è sopra i livelli pre Covid-19.
Per la sua prima visita all’estero da Presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi sceglie la Libia. Riaffermando così l’interesse dell’Italia per il paese, alle prese con un delicato percorso verso la stabilità.