saranno al centro della loro agenda. D’altronde, con i prezzi del gas quintuplicati rispetto ad agosto e le discussioni che impazzano su Polonia e stato di diritto, di gatte da pelare ce ne saranno già a sufficienza.
Al via oggi il Consiglio europeo che proverà a compattare l’Unione sui tanti dossier aperti. Dalla digitalizzazione al contrasto al cambiamento climatico, passando per la crisi energetica e le migrazioni, con le notizie dei respingimenti in Bielorussia dalla Polonia, paese con cui lo scontro sembra farsi sempre più aperto. Temi che saranno discussi anche in vista della COP26 e del G20 a guida italiana di fine mese, riportando all’ordine del giorno la necessità per l’UE di uniformare la propria agenda di politica estera.
Segnali ottimi dall’industria lombarda che supera i livelli pre-crisi. Ora rischi di frenata dal costo delle materie prime e dalla scarsa offerta di semiconduttori.
La pandemia ha fatto crollare il Pil italiano in maniera molto più netta di quanto abbia fatto con il Pil tedesco o quello USA. Oggi, malgrado il rimbalzo per tutti sia stato molto più veloce rispetto alle crisi precedenti, l’Italia sembra arrancare ancora: saprà riprendersi in maniera migliore rispetto alle recessioni passate grazie a vere riforme? La risposta entro il 2026.
L’economia italiana sta recuperando rapidamente il terreno perduto, con l’industria che fa meglio di Francia e Germania. Dai fondi del PNRR si attende un’altra forte spinta.
Verso un nuovo modello produttivo, sostenibile e digitalizzato, grazie alle risorse del Recovery Fund. Al centro della trasformazione, il singolo.
L’export si conferma motore della crescita economica anche dopo la pandemia, ma l’incertezza potrebbe ostacolare la ripresa. Sarà vero “ritorno al futuro”?
Il PNRR stanzia ingenti fondi per la portualità, con alcuni progetti prioritari. Ma servono riforme, più attenzione al Mediterraneo e al rapporto porti-città.
Ci sono voluti diciotto anni, due crisi economiche e una pandemia, ma alla fine è successo: la BCE ha modificato la sua strategia per combattere l’inflazione. Così da fine luglio si passerà da un obiettivo di crescita dei prezzi “inferiore ma vicino al 2%” a uno “simmetrico del 2%”.
Due distinti eventi hanno marcato queste ultime settimane. L’approvazione da parte della Commissione Europea del piano di ripresa e resilienza presentato dal governo Italiano per la mastodontica cifra di oltre 191 miliardi di euro, quasi 5 volte quello francese per intenderci, e il lancio di una mostra itinerante Universo Olivetti.