Non si era mai vista in Francia una campagna elettorale così piatta e dall’esito scontato, nonostante gli scenari drammatici degli ultimi tempi (la violenta protesta dei gilet gialli, la pandemia) e l’attuale tragica cornice della guerra in Ucraina. Emmanuel Macron è rimasto all’Eliseo quasi senza combattere. Gli è bastato affidarsi alle divisioni degli schieramenti, sia a destra sia a sinistra, e alla debolezza degli sfidanti.
A sei settimane dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, quello che avrebbe dovuto essere un blitzkrieg si è trasformato in un conflitto protratto. Così anche le opinioni degli italiani hanno potuto ormai stabilizzarsi, mentre il dibattito pubblico si è arricchito di una pluralità di voci differenti.
La guerra interrompe la forte ripresa dell’economia lombarda, con pesanti conseguenze su prezzi di produzione. Quali i settori più a rischio?
Respinto l’ultimatum di Mosca su Mariupol. Ancora bombe su Kiev e le autorità ucraine accusano la Russia di crimini di guerra: secondo l’Onu gli sfollati nel paese sono più di 10 milioni.