Il rialzo dei tassi di interesse sta cambiando tutto. Certo da dicembre si sapeva che la FED avrebbe accelerato il suo percorso di ritorno alla normalità monetaria: non è il primo né sarà l’ultimo movimento al rialzo. Ma gli effetti sono pesanti e avvolgono l’intero mercato finanziario. Ecco perché.
Gli scambi globali, già frenati dal conflitto, sono in difficoltà per il blocco al porto cinese. Si intravedono però i primi segnali di ripresa delle attività.
Il cyberspazio è divenuto, a tutti gli effetti, un’arena per la competizione tra Stati. Questo ha determinato un forte aumento dei rischi e delle minacce informatiche a livello globale.
Il rialzo dei tassi della FED è il più alto degli ultimi vent’anni. Non è una stretta monetaria, ma un intervento atteso per contrastare l’inflazione. E la BCE cosa farà?
Le sanzioni fanno più male a Mosca che all’UE. Per superare la tempesta perfetta, Bruxelles deve però puntare su nuove partnership commerciali.
Il conflitto rischia di causare una crisi alimentare globale. L’UE può esserne risparmiata, a patto di saper adottare una nuova visione geopolitica con i Paesi del vicinato.
Gli shock paralleli di guerra e inflazione pesano sulle aziende lombarde. Per superarli serve ridisegnare le catene produttive e i mercati di riferimento.
La Nft-mania potrebbe essere sul viale del tramonto. Le vendite dei token non riproducibili stanno decelerando e i prezzi sono in forte discesa dall’inizio dell’anno. Anche le criptovalute non hanno dimostrato grande solidità in questo momento di incertezza. Ecco perché, a oggi, gli strumenti scambiati sulla blockchain appaiono in difficoltà.
La dipendenza UE dall'energia russa sembra mettere in dubbio la decarbonizzazione. In realtà, è il momento di puntare ancora di più sulle rinnovabili. Come?
Lanciata nel 2015 per la connettività nell’Est Europa, la Three Seas Initiative ha anche un ruolo geopolitico per contenere la Russia. Ora il ruolo dell’Ucraina è a rischio.