Dopo le illusioni di ripresa degli ultimi due anni, nel 2014 le relazioni politiche ed economiche internazionali si sono ritrovate ancora una volta “in mezzo al guado”. Un guado politico, punteggiato dalle crisi diplomatiche e militari in Medio Oriente, in Libia e in Ucraina e reso più impenetrabile dalle difficoltà di tutte le principali istituzioni internazionali – a cominciare dall’Unione Europea – oltre che dalla perdita di orientamento della politica estera degli Stati Uniti.
Un guado economico, contrassegnato dal nuovo rallentamento del ritmo di crescita dell’economia mondiale ed europea, e accompagnato da un’elevata disoccupazione e da un’inflazione bassa o decrescente quasi ovunque e, in particolare, proprio nell’eurozona.
Il Rapporto Ispi 2015 si propone d’interpretare questa impasse, partendo dall’evoluzione dell’ultimo anno, ma cercando di cogliere le linee di tendenza più profonde. La prima parte del volume è dedicata all’evoluzione complessiva dello scenario internazionale, tanto nella dimensione politica quanto in quella economica. Nella seconda parte, l’orizzonte si restringe sull’Italia, ancora alle prese con una doppia crisi del contesto interno e internazionale.