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Europa

Europe: No Migrant's Land?

The Mediterranean region has always been marked by intense migration flows. Over the last few years, political instability in Middle East and North Africa countries, coupled with longstanding demographic and economic trends, have caused a sudden upsurge of migrants reaching Europe’s shores. Despite scattered shows of solidarity, however, the European response has proven slow and fragmented.

This volume offers a complete and encompassing analysis of the current state of play in terms of migration flows across the Mediterranean and policy responses by European transit and receiving countries. Attention is specifically devoted to ongoing debates about the management of mixed migration, the peculiar profile and needs of asylum seekers, migrants’ labour market access, and integration policies in Europe.

Sport e terrorismo: giochi pericolosi?

A pochi giorni dall’avvio dei Campionati europei di calcio in Francia, il tema della sicurezza e il rischio di possibili attentati terroristici sono ritornati di stretta attualità. Ad alimentare le ipotesi di attacchi sul continente vi sono stati sia i recenti allarmi lanciati dall’intelligence americana, sia l’arresto in Ucraina di un cittadino francese pronto a compiere attentanti durante la manifestazione sportiva. Per la Francia, colpita due volte nell’arco di pochi mesi dagli attacchi a Charlie Hebdo e al Bataclan, le questioni riguardanti la sicurezza nazionale stanno diventando un test di straordinaria rilevanza nell’agenda politica del governo. Da una parte l’evento sembra poter catalizzare le attenzioni di gruppi terroristici, dall’altra le importanti misure di sicurezza e la capacità da parte di questi stessi gruppi di colpire i cosiddetti "soft target" potrebbe suggerire che i rischi non siano più alti che in altre circostanze. Come accaduto in passato per altri grandi eventi sportivi, più che l’estrema eterogeneità dei potenziali obiettivi, a preoccupare l’Eliseo è soprattutto la capacità di analisi e di risposta alla possibile richiesta di intervento delle forze di sicurezza, chiamate a distinguere tra minacce potenziali e inevitabili falsi allarmi. Una sfida complessa e importante che va ben oltre il semplice evento sportivo.

Sicurezza e terrorismo: l'Europa gioca ancora in difesa

Gli attacchi criminal-jihadisti del 7 gennaio e 13 novembre 2015 a Parigi e del 22 marzo 2016 a Bruxelles hanno sottoposto forzatamente all’attenzione dell’opinione pubblica europea alcune fragilità, ben conosciute dagli specialisti, dell’architettura di sicurezza europea.

Tunisia: do not take it for granted

Tunisia is one of the key partners for Italian and European politics in the southern Mediterranean. At least, it should be so. The perception, on the other hand, is that most European partners have forgotten Tunisia. The reason is simple: the country had a relatively peaceful “revolution” if compared with other North African countries and five years after taking its path towards democracy this seems to be successfully launched. Unlike Libya or Syria, Tunisia is at peace.

Italy and Algeria, a stable partnership in a troubled region

It is well known that the oil and gas sector is the backbone of the Algerian economy, accounting for about 35 per cent of gross domestic product, and two-thirds of total exports; that the first commercial oil discovery was in 1956 and that production started in 1958 during the bloodiest anti–colonial revolt of national liberation in Arab history. And that Italy was at that time – and still is - in great need of this resource for its own development. 

Unione Europea: salvare Schengen o Dublino?

Sull’onda delle crescenti pressioni da parte delle opinioni pubbliche europee, in particolare nei paesi “destinatari finali” del flusso migratorio, assistiamo da mesi ad un progressivo deteriorarsi dello scenario politico-istituzionale in merito alla crisi migratoria, che sta portando alla disintegrazione del c.d.

Monitoraggio della sicurezza energetica italiana ed europea

La seconda metà del 2015 ha confermato le tendenze emerse sui mercati internazionali dell’energia che si erano manifestate a partire dagli ultimi mesi del 2014, ossia una stabile riduzione dei prezzi delle materie prime energetiche. Le quotazioni delle due qualità di petrolio greggio che solitamente sono usate come riferimento sui mercati internazionali, il Brent del Mare del Mare del Nord e il West Texas Intermediate (WTI), dopo aver registrato all’inizio dell’estate una ripresa fino a circa 60 dollari il barile ($/bbl) sono nuovamente calate sui livelli di inizio anno a circa 40-45 $/bbl. I prezzi del greggio, che hanno conosciuto in particolare durante i mesi di agosto e settembre fluttuazioni giornaliere anche molto ampie (5-10%), sono tornati in alcune sedute ai valori minimi dal gennaio 2009, ossia dal momento in cui la crisi economico-finanziaria aveva toccato il suo apice.

Terrorismo e migrazioni: massima allerta ma basso rischio

Gestione dei flussi migratori e contrasto al terrorismo, specialmente di matrice jihadista, sono evidentemente due tra le sfide più rilevanti e impegnative che l’Europa debba affrontare nella nostra epoca. Si tratta di due fenomeni transnazionali ben distinti, guidati da logiche differenti, che tuttavia possono trovare occasionalmente punti di intersezione.

(Dis)unita nella diversità: l'Europa alla prova

Ancora una volta, i capi di Stato e di governo Ue si presentano all’appuntamento con il Consiglio europeo in una situazione di stallo negoziale nella gestione dei flussi migratori.

La riapertura della “rotta adriatica”: un dibattito fuorviante

Nelle ultime settimane, una questione ha attraversato la discussione pubblica guadagnandosi notevole attenzione mediatica. La questione di una possibile riapertura della cosiddetta “rotta adriatica”.

“Bene l'accordo Ue-Italia sulle banche ma ora serve più solidarietà anche su temi non finanziari”, Franco Bruni

Il governo italiano e la Commissione europea hanno raggiunto un accordo per la gestione dei crediti in sofferenza delle banche italiane. Questo genere di crediti rendono molto incerta la situazione finanziaria delle banche italiane e limitano la possibilità delle stesse di fornire nuovo credito alle imprese, azione necessaria per accelerare la ripresa economica.

Commerci globali: il nuovo risiko di canali e ferrovie

Un tempo la geografia era la meno innovativa delle discipline scientifiche. Montagne, ghiacciai, mari non cambiavano mai. L’uomo aveva colonizzato il pianeta ma non ne aveva sostanzialmente mutato l’aspetto. Si potevano approfondire le conoscenze, con l’aiuto di fisica, chimica e quant’altro, ma era ben difficile dire qualcosa di nuovo.

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