The pandemic will still be at the center stage of international relations. It’ll be imperative to improve health systems and cooperation.
“È tempo di discutere dell’obbligo vaccinale”. Con queste parole ieri la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha lanciato l’idea di aprire un dibattito per trovare una risposta comune a livello europeo alla reticenza a vaccinarsi.
Corsa contro il tempo per mappare la variante Omicron. Ma fino a quando non vaccineremo il mondo non potremo dirci al sicuro.
È il codice assegnato alla variante di nuovo coronavirus che sta mettendo in allerta la comunità internazionale. Sequenziata in Botswana e poi in gran parte dell’Africa meridionale, preoccupa per la quantità di nuove mutazioni: 50, mai così tante in una volta sola. In sole due settimane, già tre quarti dei casi in Sudafrica sono attribuibili a B.1.1.529.
Nel weekend, in molti paesi europei sono dilagate le proteste contro nuove restrizioni anti-Covid. Alcune sono sfociate in violenza, portando a decine di arresti. I manifestanti si oppongono soprattutto alle regole sul green pass, che complica l’accesso a luoghi pubblici come ristoranti e barai non vaccinati, ma anche a mascherine e distanziamento.
L'Europa è di nuovo l'epicentro della pandemia. Di tutti i decessi per Covid registrati nel mondo durante l’ultima settimana, circa il 50% è imputabile al Vecchio Continente e in molti paesi, tra cui la Germania, i contagi sono ai massimi da inizio pandemia.
Il Parlamento europeo offre due tipi di tirocini: i tirocini Schuman presso il Segretariato generale e i tirocini con i deputati al Parlamento europeo. Al momento sono aperte le candidature fino al 30 novembre per i tirocini Schuman: prendono il nome da Robert Schuman (uno dei principali artefici del progetto di integrazione europea), sono retribuiti e hanno una durata di cinque mesi. Si possono svolgere a Bruxelles, Lussemburgo e Strasburgo presso il Parlamento europeo oppure presso gli Uffici di collegamento negli Stati membri.