Tappa fissa del Master in International Cooperation (e forse anche la più attesa di tutto il master) è lo Study Tour, un’esperienza che permette agli studenti di andare sul campo per visitare progetti di cooperazione internazionale e mettere in pratica le conoscenze acquisite durante i precedenti mesi di lezione in aula.
Gli studenti del Master quest’anno sono stati in Libano: una settimana organizzata insieme ad AVSI per conoscere da vicino alcuni dei loro progetti di cooperazione, incontrando i loro operatori in loco, i beneficiari e i partner locali con l’obiettivo di raccogliere dati, elaborarli e scrivere un vero progetto di cooperazione applicando i principali strumenti PCM.
“Il Libano conta oltre 1.000.000 rifugiati, siriani e palestinesi” - racconta Pietro - “abbiamo visto da vicino il lavoro di AVSI su alcuni progetti di livelihood ed education e incontrato funzionari di UNDP per conoscere il lavoro dell’ONU in Libano. Esperienza utile anche per fare team building: tornati a Milano abbiamo continuato a lavorare divisi in gruppi per scrivere un nostro progetto seguendo le direttive di un bando dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo da presentare poi ad AVSI, sulla base naturalmente delle situazioni osservate sul campo e dei dati raccolti durante lo Study Tour”.
Per Claudia “con lo Study Tour abbiamo potuto mettere in pratica quello che abbiamo studiato nelle lezioni del Master. La situazione in Libano è complessa ma abbiamo potuto confrontarci con operatori di ONG e funzionari ONU e parlato con loro dei progetti implementati, dei risultati e del contesto. Eravamo “sul pezzo” e utilizzavamo anche noi un linguaggio professionale, tecnico e appropriato, proprio come gli esperti sul campo. Abbiamo visitato degli Informal Tents Settlement, campi rifugiati siriani al confine con Israele, e visitato anche la zona sud del Libano dove altrimenti non saremmo potuti andare perché territorio supervisionato dalla missione UNIFIL”.
“La mia prima esperienza sul field in Medio Oriente” - aggiunge Francesco - “il Libano è un crocevia di culture ed è stato particolarmente importante arrivare lì già ben preparati sulla sua situazione. Prima di partire abbiamo studiato i vari aspetti storici, politici e culturali del Paese, oltre ad analizzare i progetti che saremmo andati a vedere da vicino. Queste conoscenze ci hanno permesso di osservare, con occhio critico e uno sguardo professionale, come lavorano le organizzazioni sul campo, come si coordinano tra loro per garantire la riuscita del lavoro e quali sono i problemi riscontrabili nella quotidianità. Ogni contesto ha le sue specificità e le sue problematiche ed ecco perché è fondamentale il lavoro di studio e progettazione, oltre alla capacità di adattamento sul campo”.
Di seguito una video intervista con i nostri studenti e alcune loro foto scattate in Libano. E se anche voi siete aspiranti cooperanti e cercate un percorso professionalizzante, che vi aiuti ad acquisire conoscenze pratiche spendibili nel mondo del lavoro, date un’occhiata alla prossima edizione del Master in International Cooperation oppure potete venire direttamente il 24 giugno in ISPI all’Open Day e togliervi dubbi e curiosità.