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Circa 6mila profughi lasciano la Siria ogni giorno e secondo il rappresentante Onu per i rifugiati Antonio Guterres  il conflitto  siriano è il peggiore dai tempi del genocidio in Ruanda in termini di conseguenze sulla popolazione. Gli aiuti che arrivano nel paese sono scarsi e insufficienti e ancor meno sono gli operatori occidentali che riescono ad entrare in Siria per coordinare le missioni umanitarie internazionali. 

ISPI ha intervistato una di queste persone, Sara Buzzoni, cooperante con molti anni di esperienza rientrata in Italia dopo una missione nel nord della Siria condotta per conto dell’Ong ceca People in Need. In questa video-intervista Sara ricorda con passione e trasporto le vicende, gli incontri e i problemi ha vissuto nei mesi trascorsi in Siria. Dal suo racconto traspare un grande amore per questa terra così duramente martoriata da un conflitto che imperversa da più di due anni accanto a un senso di impotenza di fronte a una situazione che nessuno riesce a sbloccare. 

 

Ma lasciamo a lei la parola per raccontarci in cosa consisteva il progetto del quale si è occupata e com’è la vita oggi nei dintorni di Aleppo. 

 

 

 

 

L'intervista è stata realizzata a margine del corso "Monitoraggio e Valutazione" della ISPI Summer School. Per la lista completa dei corsi ISPI clicca qui


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Tags: 
Siria
MENA
lavoro
diritti umani

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