Il 2015 si presenta come un anno molto positivo per l’industria automobilistica dello Hunan grazie agli ottimi risultati industriali del 2014 e a importanti progetti come quelli della Volkswagen e della FIAT. L’anno passato, infatti, in un contesto nazionale di rallentamento della crescita economica, il comparto dell’automotive dello Hunan ha conseguito un incremento annuale del 27,7%, con prospettive di ulteriore crescita per gli anni a venire.
Changsha è considerata uno dei principali poli nazionali per l’industria automobilistica in Cina, potendo contare su una catena del valore completa, dal design alla Ricerca e Sviluppo, passando dalla manifattura di componenti, per finire con la produzione di modelli finiti. Nel 2012, la società di consulenza KPMG ha stimato per il 2015 vendite dell’industria dell’automotive e dei suoi componenti pari a 200 miliardi di RMB (circa 28 miliardi di euro) per 6 modelli, tra i quali pullman, camion, SUV, auto per passeggeri e auto a nuova energia.
Il mercato cinese è visto con grande interesse dagli analisti non solo per i volumi commerciali che il mercato domestico può garantire, ma anche per le opportunità di innovazione legate a settori in crescita sia su scala locale che globale, come il car sharing e i veicoli elettrici. Sono queste le ragioni che hanno portato grandi gruppi europei a investire a Changsha. Nella Changsha National Economic and Technical Development Zone, infatti, è in atto un progetto della Shanghai Volkswagen, una società controllata a metà dall’azienda di Wolfsburg e dal colosso statale cinese SAIC Motor, che prevede di avviare la produzione nel maggio 2015 con una stima di circa 300.000 veicoli all’anno per un valore di 60 miliardi di RMB dalla sola principale fabbrica di motori. Il gruppo Volkswagen può vantare una leadership trentennale nel mercato cinese e per questo investimento ha assunto 4.000 dipendenti altamente specializzati. Anche il progetto della FIAT è di grande interesse: realizzato per tramite di GAC Fiat - una joint venture con la Guangzhou Automobile Group - il piano prevede investimenti per 6 miliardi di RMB e, una volta a pieno regime nel 2018, produrrà 80.000 Jeep D-Suv e 150.000 motori Tigershark.
Changsha si conferma così città dell’automotive, capace di attrarre investimenti dei principali produttori mondiali del settore, e in grado di nutrire un ricco indotto parallelo su scala provinciale e nazionale, come ad esempio il comparto della produzione di sterzi. La presenza di grandi gruppi nello Hunan risulta di vitale importanza nell’individuazione della provincia in cui localizzare il proprio investimento. Infatti, al momento della scelta del luogo di produzione, la prossimità con clienti precedenti o potenziali è spesso ritenuto un fattore determinante nel cogliere tutte le opportunità del nuovo business.
Filippo Fasulo, ISPI Research Assistant