Questa primavera, dal 23 al 26 maggio, 400 milioni di cittadini europei hanno votato per eleggere il nuovo Parlamento europeo (PE).
Per la nona volta dal 1979, ciascun cittadino di uno Stato membro dell’Unione europea (UE) con diritto di voto nel proprio Paese ha potuto eleggere i propri rappresentanti al parlamento di Strasburgo, che sarà in carica per i prossimi cinque anni. Il Parlamento europeo è un organo fondamentale per il funzionamento dell’UE: è infatti protagonista, insieme alla Commissione europea e al Consiglio dell’Unione europea, dell’attività politica e legislativa dell’UE. Le elezioni europee, quindi, sono un momento cruciale, che definisce il carattere e le priorità dell’Unione europea del futuro, determinando il modo in cui essere cittadini europei impatterà sulla nostra vita quotidiana.
In Italia si è votato domenica 26 maggio, dalle 7 alle 23. Possono votare tutti i cittadini italiani che abbiano almeno 18 anni e che siano iscritti al registro elettorale del proprio Comune di residenza. Chi risiede o si trova temporaneamente in un altro Stato dell’UE, invece, può votare per eleggere i rappresentanti italiani al Parlamento europeo tramite i Consolati d’Italia all’estero.
Sono stati 751 parlamentari europei eletti a maggio. Di questi, 73 deputati sono stati eletti dai cinque collegi elettorali italiani. I numeri sono rimasti invariati rispetto alle ultime elezioni del 2014: il rinvio a fine ottobre dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea, infatti, ha rimandato la ridefinizione del numero di parlamentari assegnati a ciascun Paese membro; all'Italia sarebbero dovuti andare 76 deputati, 3 in più degli attuali, mentre il numero complessivo di deputati sarebbe dovuto calare da 751 a 705.
Informazioni dettagliate sulle regole e le procedure di voto sono disponibili sul sito del Parlamento europeo.
I candidati italiani alle elezioni europee si presentano divisi in liste elettorali – solitamente, versioni “europee” dei principali partiti nazionali. Oltre a votare per una lista, ciascun elettore poò indicare fino a tre preferenze, a patto che non vadano tutte a candidati dello stesso sesso. Una volta eletti, i deputati di ciascuna lista nazionale si riorganizzano in base ai gruppi parlamentari del Parlamento europeo. Il passaggio è significativo: a partire dal 2014, infatti, ciascun gruppo parlamentare ha nominato il proprio candidato alla presidenza della Commissione europea (“Spitzenkandidat”). Il presidente della Commissione europea è una figura chiave nella governance europea, che deve essere nominata dal Consiglio europeo e approvata dal Parlamento. Il Parlamento ha dichiarato che rifiuterà di approvare qualsiasi candidato alla presidenza della Commissione che non sia stato nominato dai gruppi parlamentari.
Le elezioni europee sono un appuntamento fondamentale per il futuro dell’Unione europea e dei più di 500 milioni di cittadini che ne fanno parte. Nonostante ciò, l’affluenza alle urne è stata storicamente bassa. Per contrastare questa tendenza, il Parlamento europeo ha lanciato diverse iniziative per informare gli elettori e invitarli al voto. Per avere più informazioni al riguardo e scoprire qual è il contributo che puoi dare per aumentare la partecipazione a questo importante momento democratico, visita il sito stavoltavoto.eu.